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IZSM: Intitolati a quattro illustri medici veterinari gli spazi della Sezione di Caserta

COMUNICATO STAMPA

Caserta, 28 marzo 2025 – L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno ha celebrato l’intitolazione di alcuni locali della Sezione di Caserta a quattro figure di spicco della medicina veterinaria casertana: Nicola de Sario, Giovanni Di Lillo, Carlo Roperti e Raffaele Perreca.
L’iniziativa rappresenta un omaggio all’etica, alla professionalità e alla deontologia che hanno contraddistinto l’operato di questi grandi maestri, il cui esempio continua a ispirare le nuove generazioni di veterinari e operatori della sanità pubblica.
Alla cerimonia è intervenuto il Direttore Generale dell’IZSM, Antonio Limone, che ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di coloro che hanno contribuito significativamente al progresso della medicina veterinaria:
“Oggi abbiamo contribuito a fare in modo che alla memoria della Sezione di Caserta si aggiunga l’amore degli uomini che hanno costruito questo tragitto. La memoria deve lasciare traccia nel percorso umano perché solo così possiamo edificare un cammino sul quale anche le nuove generazioni possano trovare ispirazione. L’esempio è la più grande delle virtù.”
L’evento ha rappresentato non solo un momento di celebrazione e ricordo, ma anche un’opportunità per riaffermare il ruolo della medicina veterinaria nella tutela della salute pubblica e nella prevenzione delle malattie, valori che hanno sempre guidato l’operato dei professionisti a cui oggi è stata dedicata questa intitolazione.L’IZSM continua a promuovere iniziative volte a valorizzare l’eredità scientifica e umana dei suoi protagonisti, confermando il proprio impegno nel garantire una sanità pubblica veterinaria di eccellenza al servizio della collettività.Un sentito ringraziamento va all’Ordine dei Veterinari della provincia di Caserta, nella persona del Presidente Sante Roperto, e a tutto il personale dell’IZSM della Sezione di Caserta che sono intervenuti, contribuendo con la loro presenza a rendere questa giornata ancora più significativa.

Ufficio Stampa Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno

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Bruchi processionaria

Intervista al Direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno – dott.ssa Esterina De Carlo. Emittente: Canale 8

 

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L’allerta sulla processionaria dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno: “È pericolosa, non toccatela”

Infestazione di bruchi processionaria a Napoli, segnalazioni all’Arenella, Avvocata, Chiaia e Capodimone. De Carlo, direttrice sanitaria dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, a Fanpage.it: “Pericolosa per umani e animali. Può provocare shock anafilattico”.

Infestazione di processionaria a Napoli. Piccoli bruchi pelosi che camminano in fila indiana, uno dietro l’altro, come in processione – da qui il nome – dannosi per gli alberi, ma anche molto pericolosi per gli umani e per gli animali da compagnia. I loro peli sono urticanti. Al contatto si staccano e si conficcano nella pelle. “Possono portare irritazioni e una serie di sintomatologie sia all’uomo che agli animali – spiega a Fanpage.it la direttrice sanitaria IZSM, Esterina De Carlo – eritemi cutanei nella zona del contatto, congiuntiviti se portati agli occhi, mentre alla bocca possono portare vomito, dolori addominali, necrosi della lingua, gonfiore della laringe e choc anafilattico. Nei casi più gravi, si può arrivare anche alla morte”.
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Cooperazione internazionale: delegazione lituana in visita l’IZSM

Dal 3 al 7 marzo 2025, una delegazione lituana ha effettuato una visita studio presso la Regione Campania nell’ambito di un progetto di cooperazione che coinvolge l’OECD, la Regione Campania e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno.
In particolare, il 7 marzo 2025, l’Istituto Zooprofilattico ha ospitato la delegazione composta da veterinari ufficiali della Lituania, coordinati dalla Dott.ssa Gintare Jatkeviciene, Capo del Dipartimento per le Politiche Alimentari e Veterinarie, e da membri dell’OECD, rappresentati dalla Dott.ssa Blerta Guzina e dalla Dott.ssa Gordana Ristic, esperte in ispezioni sulla sicurezza alimentare.
L’incontro è stato aperto dal dott. Antonio Limone e dalla dott.ssa Esterina De Carlo, che hanno illustrato le attività degli IIZZSS e dei Centri di Riferimento nazionali. “Il Direttore Generale ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale, evidenziando il valore dello scambio di dati, conoscenze e buone pratiche nell’ottica della Planetary Health”.
Successivamente, le dott.sse Germana Colarusso e Maria Ottaiano hanno presentato le attività degli Osservatori epidemiologici regionali in ambito di sicurezza alimentare e sanità animale. Le loro relazioni hanno riguardato rispettivamente il Sistema Informativo GISA, per la gestione dei campionamenti, pre-accettazione e valutazione delle performance, e le Banche Dati Nazionali per i controlli sulla sicurezza degli animali e degli alimenti. Inoltre, il 3 marzo, la dott.ssa Colarusso ha illustrato il Nuovo Sistema di Categorizzazione delle Imprese.
Durante l’incontro, gli ospiti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il personale dell’IZSM in un dibattito tecnico. In particolare, la dott.ssa Loredana Baldi ha approfondito il tema dei rapporti di prova emessi con il Sistema Informativo dei laboratori di analisi e dell’accreditamento 17025, mentre il dott. Pasquale Gallo ha illustrato gli aspetti legati ai contaminanti ambientali.
Questa visita ha rappresentato un’importante occasione di confronto e scambio di esperienze, rafforzando il dialogo tra istituzioni per il miglioramento delle strategie di sicurezza alimentare a livello internazionale.

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Campania Trasparente e il ruolo dell’IZSM: un modello di eccellenza

“La Corte europea riconosce che l’intervento forse più importante è stato quello della Regione Campania con il progetto Campania Trasparente e lo studio Spess. Un’indagine epidemiologica massiccia, avviata in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, per monitorare l’esposizione ai contaminanti ambientali e i rischi per la salute. Un lavoro straordinario di cui essere assolutamente orgogliosi.” – Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania

L’IZSM si conferma un riferimento scientifico di primo piano nella tutela della salute pubblica e della sicurezza alimentare. Grazie a studi avanzati e rigorosi, contribuisce alla protezione dei cittadini e alla valorizzazione dell’agroalimentare campano nel mondo.

De Luca su IZSM

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Afta epizootica minaccia allevamenti di bovini

Il direttore generale dell’Izsm Antonio Limone: “Malattia virale altamente contagiosa. Ma siamo pronti. In Italia la rete veterinaria di epidemio-sorveglianza regge “.
Alzato il livello di allerta sanitaria in Campania per l’afta epizootica, un virus che si credeva scomparso da più di 30 anni in Italia, che è tornato a minacciare gli allevamenti bovini di tutt’Europa. Il primo caso è stato rilevato in Germania pochi giorni fa. In Campania a rischio è tutta la filiera bufalina.
“Questa è un’emergenza nazionale, anzi europea”.
Leggi tutta l’intervista su #Fanpage: https://shorturl.at/N7Zck

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Acquae Strength: cooperazione internazionale per il futuro dell’acquacoltura

Continuano gli accordi e le partnership internazionali per lIstituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno che ha recentemente coordinato un importante training internazionale svoltosi a Monastir, Tunisia, dall’8 al 13 dicembre 2024. L’incontro si è tenuto presso lInstitut National des Sciences et Technologies de la Mer, uno degli enti beneficiari del progetto Acquae Strength”, acronimo di Strengthening Capacity on Aquatic Animal Health and Epidemiological Surveillance. Questo progetto di cooperazione internazionale, finanziato dal Ministero della Salute italiano, è supportato dallOrganizzazione Mondiale della Sanità Animale (WOAH) e coordinato dallIstituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Avviato a febbraio 2022, ha una durata complessiva di 36 mesi.
Il progetto punta a rafforzare la sorveglianza epidemiologica sugli animali acquatici e a promuovere unacquacoltura sostenibile. Coinvolge sette Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani come partner, quattro istituzioni di Paesi terzi in qualità di beneficiari e tre advisor provenienti da Paesi membri.

Un impegno corale e multidisciplinare

Nellambito dei quattro work packages previsti, lIstituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno si è distinto per il suo ruolo attivo. Ha già partecipato a numerose attività di formazione, tra cui:

  • Luglio 2023: training presso lInstitut National des Sciences et Technologies de la Mer in Tunisia;
  • Maggio 2024: formazione alla Division des Produits de la Pêche et de lAquaculture in Marocco;
  • Marzo 2024: organizzazione del corso GIS in Aquaculture”, tenutosi a Portici (Napoli), incentrato sullutilizzo dei sistemi informativi geografici (GIS) nella sorveglianza e risposta alle malattie degli animali acquatici.

Il recente training a Monastir ha affrontato temi cruciali come:

  • Tecniche diagnostiche per lidentificazione di patogeni batterici in specie ittiche dacqua dolce e marina;
  • Test aggiornati di sensibilità antimicrobica;
  • Buone pratiche di gestione in allevamento;
  • Misure di biosicurezza;
  • Piani di vaccinazione e buone pratiche di laboratorio.

Le dichiarazioni del responsabile scientifico

Fabio Di Nocera, responsabile dellUnità Operativa Semplice di Ittiopatologia e referente scientifico del progetto, ha sottolineato limportanza strategica di questa iniziativa: Lacquacoltura contribuisce in modo significativo al miglioramento della nutrizione umana, alla riduzione della povertà e allo sviluppo sostenibile delle risorse ittiche. È fondamentale ampliare la rete di collaborazione tra enti e centri di ricerca internazionali per adottare un approccio condiviso alla gestione delle malattie dei pesci. Durante il training, abbiamo fornito assistenza tecnica per rafforzare le competenze attraverso il trasferimento di know-how e metodi diagnostici avanzati. Questo contribuirà a migliorare la sorveglianza epidemiologica e a limitare luso di antibiotici nella produzione ittica”.

Ha inoltre aggiunto: Le produzioni ittiche tunisine rappresentano una risorsa strategica per lItalia, grazie agli elevati standard qualitativi adottati”.

Prospettive future

Il progetto Acquae Strength” dimostra come la cooperazione internazionale possa essere un motore di sviluppo sostenibile e di innovazione nel settore dellacquacoltura. Rafforzare le competenze tecniche e promuovere la condivisione di conoscenze è un passo essenziale per garantire il benessere degli animali acquatici e una produzione ittica sostenibile su scala globale.

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Forum Risk Management di Arezzo

Lo studio relativo all’intossicazione da alcaloidi tropanici causata dalla contaminazione di spinaci con frammenti di stramonio portato come caso di fenomeno strettamente legato ai cambiamenti climatici in atto e alle loro ripercussioni sulla salute pubblica. È quello raccontato e analizzato dalla Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani nel corso del Forum Risk Management di Arezzo per spiegare come operano nel paese gli istituti e quanto contribuiscono alla salvaguardia del benessere con un approccio One Health, perché dalla salute animale e ambientale passa necessariamente quella umana.
L’identificazione del problema, l’analisi e l’intervento sono un esempio di lavoro sinergico.
“È stata l’occasione per sottolineare  l’importanza della nostra operatività quotidiana  – commenta il dott. Antonio Limone, –  coordinatore della Rete degli  Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani – È un sistema unico nel suo genere che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il territorio. Gli IZSS non solo costruiscono ponti tra ricerca, innovazione e prevenzione sanitaria, ma vanno valorizzati nell’ottica dell’approccio One Health, che integra la salute umana, animale e ambientale”.
Il dialogo tra le 10 sedi centrali, la capillarità sul territorio con le oltre 90 sedi periferiche, la capacità di analizzare e schematizzare i big data per far fronte alle emergenze, il continuo scambio di informazioni sono la forza della Rete.
Occorre però un ulteriore sforzo in termini di operatività “Per attuare un reale cambiamento di approccio spiega Limone- è necessario partire dal territorio. Serve un maggiore e migliore dialogo tra gli Istituti Zooprofilattici e i Dipartimenti di prevenzione, un’interazione che oggi non è ancora pienamente funzionale alle sfide che ci attendono, come i cambiamenti climatici, la diffusione di malattie trasmesse da vettori e l’antimicrobico resistenza.
Questo Forum, quindi, non è solo una vetrina di tecnologie d’avanguardia, ma anche un’occasione per costruire una sanità resiliente e capace di rispondere ai bisogni di cura e assistenza dei cittadini.”

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Addio ad Antonio Falessi, il cordoglio del Direttore Generale Antonio Limone

Ho uno straordinario ricordo di Antonio Falessi, un uomo con la schiena dritta, dal fascino ed il garbo elegante di chi era consapevole di sé, della sua competenza, della sua professionalità. Abbiamo affrontato insieme alcune emergenze sanitarie, come la diossina, come l’influenza aviaria che collegava particolarmente sanità e agricoltura. Abbiamo avuto modo di collaborare e da quest’uomo ho tratto insegnamenti, ho visto lucidità nell’indicare i percorsi e consapevolezza delle cose da fare.
Era un dirigente con gli “attributi”, con una grandissima visione strategica, la sua figura esigeva rispetto; un esempio incancellabile nel nostro percorso alla guida di quelle istituzioni che sapevano dare risposte ai bisogni della persone, dei cittadini. Non garantiva i privilegi, sapeva soddisfare i bisogni con la sua azione costante, col suo impegno incrollabile.
Antonio Falessi era una bella persona e lo ricorderò per il suo garbato fascino di un uomo che non aveva bisogno di urlare le cose, ma le sapeva dire, perché sapeva cosa fare.

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La mano dell’uomo dietro la morte dei due squali volpe trovati sulla spiaggia di Torre del Greco (NA)

NOTA STAMPA

Portici (NA) – L’autopsia, condotta questa mattina presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM) dal Dipartimento di Sanità Animale, U.O.S. di Ittiopatologia, ha rivelato che “i soggetti sono stati ritrovati con la coda legata a una cima e vincolati a un corpo galleggiante, vittime della stessa causa di morte. L’esame autoptico ha evidenziato una lesione compenetrante associata a un processo emorragico nell’area del cavo orale, compatibile con l’infissione di un amo da pesca.”

La femmina è risultata gravida di quattro cuccioli. Si ipotizza che gli animali siano rimasti vittime del “palangaro”, uno strumento di pesca costituito da una lunga lenza con numerosi braccioli armati di ami; tale attrezzo, seppur consentito, risulta purtroppo non selettivo. All’autopsia era presente anche la Stazione Zoologica Anton Dohrn, Dipartimento Ecologia Marina Integrata (EMI) che ha prelevato campioni per ulteriori ricerche sulla specie.

La tutela di questi magnifici animali protetti, spesso oggetto di cattura per frodi commerciali, richiede un maggiore impegno da parte della collettività, per evitare il ripetersi di simili episodi.